Polizze vita sempre in crescita, ecco perchè
Le polizze vita: scegliere quella più adatta alle proprie esigenze non è semplice, se non si ha ben chiaro l’obiettivo che s’intende raggiungere. Importante è sapere che, con la sottoscrizione di una polizza vita l’assicuratore garantisce, ovviamente dietro il versamento di un premio, che verrà versata una rendita oppure il capitale rivalutato nel caso in cui si verifichi un incidente, o il decesso del sottoscrivente.
Tra le ultime analisi riscontrate nel settore, è noto che si tratta di un prodotto poco incline alla recessione, e piuttosto amato in Italia come nel resto d’Europa, per le garanzie e la sicurezza che possiede.
Il premio è, solitamente, lordo, in quanto include caricamenti, spese accessorie, tutte le imposte del caso previste dalla legge e la copertura di quelle a carico della compagnia assicurativa.
Bisogna sottolineare che l’assicurazione sulla vita può essere stipulata sia sulla vita propria che altrui, ma nel caso specifico è necessario che vi sia il consenso messo per iscritto da parte del terzo in questione.
Per quanto riguarda il beneficiario, invece, è sempre possibile che sia deciso dallo stesso sottoscrivente, senza bisogno di alcuna esplicita adesione da parte dell’interessato.
L’assicurazione sulla vita non è valida in caso di suicidio del contraente, qualora esso dovesse verificarsi prima dei due anni dalla stipula del contratto stesso, a meno che non sia espressamente previsto il contrario.
Ricordiamo anche che una polizza vita può essere rescissa nel giro di trenta giorni, qualora si cambiasse idea in merito all’acquisto effettuato.
Tra le possibilità offerte da una polizza vita vi sono: l’assicurazione caso morte, l’assicurazione caso vita, la rendita vitalizia immediata o a capitale differito.
Ciascuno di questi casi, poi, può essere diviso in ulteriori sottocategorie, a seconda del modo in cui verranno distribuiti i soldi del premio accumulati nel corso del tempo.
È sempre possibile, poi, prevedere la risoluzione del contratto prima che giunga alla sua naturale scadenza, ma i termini entro i quali provvedere a ciò dipendono dalla tipologia di assicurazione che è stata scelta.
Ad esempio, nel caso di polizze a premio unico, il riscatto può avvenire entro il termine del primo anno; mentre le regole cambiano in caso di sottoscrizione di polizze a premio annuo.
Altra opzione è quella di evitare il continuo versamento di premi, mantenendo tuttavia in piedi la polizza: al suo termine, ovviamente, si avrà una rendita in linea con quanto è stato precedentemente investito. Si può comunque sempre riattivare la polizza, a patto di versare i premi arretrati maggiorati dei relativi interessi.
Il rendimento di una polizza può essere calcolato tenendo conto di due differenti parametri. Uno è relativo alla quota di caricamento, che di solito è compresa tra il cinque ed il venti per cento; l’altro è quello dell’aliquota di retrocessione, che è compresa, invece, tra il 75 ed il 100 per cento ed è quello che viene realmente maturato dal sottoscrivente.
Altro particolare tipo di polizze vita sono le unit linked o le index linked, ma si tratta di tipologie specifiche che potranno essere meglio descritte in un capitolo ad esse dedicate.