Nella scelta delle assicurazioni auto, il principale aspetto che merita di essere preso in considerazione è l’entità del premio assicurativo, che dipende dalla probabilità che si verifichi un determinato evento, il sinistro: tanto più è elevata tale probabilità, tanto più alta sarà la somma che dovrà essere corrisposta. Il meccanismo, in apparenza semplice, non è il solo elemento che influisce sul costo del premio assicurativo, il quale dipende – oltre che dal premio puro – anche dai caricamenti e dalle tasse. Il peso di tali fattori varia da una compagnia all’altra: ogni impresa assicuratrice applica un metodo di calcolo differente, ed è proprio questa la ragione per cui un preventivo di una compagnia differisce da un preventivo di un’altra compagnia anche nel caso in cui i fattori primari siano identici.
Entrando nello specifico delle assicurazioni auto, il premio puro è semplicemente la parte del premio che la compagnia assicuratrice versa al soggetto assicurato nel caso in cui si verifichi un incidente: si tratta, in pratica, del rischio assunto dalla compagnia nel fornire l’assicurazione a un veicolo, e – come detto – dipende dal costo medio dei sinistri e dalla probabilità che essi si verifichino. Per la maggior parte il premio puro è costituito dal risarcimento dei danni fisici che si subiscono a causa di un incidente, e per una parte meno significativa dal rimborso dei danni subiti dalle cose (in sostanza, le spese per le riparazioni e il costo dei ricambi).
Il prezzo delle assicurazioni auto dipende anche dai cosiddetti caricamenti, che non sono altro che gli oneri accessori che l’agenzia applica al premio puro: si tratta, in altre parole, della parte del premio che serve a coprire le spese che la compagnia assicurativa sostiene o deve sostenere. All’interno del premio che il soggetto assicurato va a pagare, dunque, sono compresi il guadagno netto della compagnia, il costo pagato per un eventuale sinistro, i costi di acquisizione di un cliente nuovo, le provvigioni per gli agenti e il costo per la gestione del contratto.
Non può essere sottovalutata, poi, la componente relativa alle imposte e alle tasse: in Italia, includendo gli oneri parafiscali, si giunge a un’aliquota totale nettamente superiore alla media europea. All’imposta statale pari al 12.5 % (a seconda della provincia, comunque, tale quota può arrivare fino al 16%), occorre aggiungere un contributo del 10.5% per il Sistema Sanitario Nazionale. Inoltre, non vanno dimenticate le tasse che devono essere corrisposte per le (eventuali) garanzie accessorie: per esempio, per l’Assistenza è prevista un’imposta pari al 10%, per gli Infortuni conducente pari al 2.5% e per Furto e incendio pari al 13.5%.
Le assicurazioni auto hanno un costo più o meno elevato anche a seconda di chi le sottoscrive. Il premio, infatti, varia a seconda dei cosiddetti fattori soggettivi, che – cioè – hanno a che fare con il proprietario e/o il conducente del veicolo. Quali sono questi fattori soggettivi? In primo luogo la classe di merito cui si appartiene (che dipende, in sostanza, dalla propria storia passata, cioè dal “curriculum” alla guida e dal numero di incidenti in cui si è rimasti coinvolti negli anni precedenti) e l’anzianità di patente: guardando le statistiche, infatti, le persone che hanno appena preso la patente tendono a provocare un numero di incidenti maggiore rispetto a quelli causati da chi ha la patente da molto tempo. Per tale motivo, i neopatentati tendenzialmente pagano per le assicurazioni auto una cifra superiore. Lo stesso vale per l’età: i giovani causano più sinistri rispetto ai meno giovani. Proprio per questo, le compagnie fissano una soglia di età (per esempio 25 anni) al di sotto della quale risulta più costosa la polizza. Altro aspetto che viene considerato è il profilo del conducente: se il veicolo viene usato solo da lui, e non da altre persone, il costo è più basso rispetto a un caso in cui il veicolo viene guidato da diverse persone.
Accanto ai fattori soggettivi, poi, anche i fattori oggettivi influiscono in misura significativa sulla determinazione del premio: si tratta del tipo di alimentazione del veicolo, della sua potenza, della presenza di determinati accessori al suo interno (airbag e Abs) e della provincia in cui esso è stato immatricolato.
Come si può notare, quindi, individuare le assicurazioni auto potenzialmente più adatte a soddisfare le proprie esigenze può rivelarsi un compito piuttosto impegnativo, considerate la quantità e la varietà degli elementi in gioco. Vale la pena, dunque, richiedere più di un preventivo, contattando diverse compagnie, in maniera tale da poter contare su un quadro il più possibile chiaro e completo delle opzioni a disposizione. Grazie ai preventivi (che vengono forniti dalle imprese senza impegno e in maniera totalmente gratuita), infatti, si ha l’opportunità di valutare con la massima attenzione e prendere in esame con calma tutti i dettagli relativi alla polizza. Risulta importante sottolineare, d’altro canto, che il prezzo conclusivo non può e non deve essere l’unico aspetto di cui occorre tenere conto, visto che meritano di essere considerati numerosi altri elementi (per esempio le clausole che entrano in gioco in caso di incidenti, l’entità dei risarcimenti, la disponibilità di un servizio clienti immediato, e così via).
Il mercato delle assicurazioni auto in Italia è soggetto a continui cambiamenti, anche in virtù di una politica che da un lato cerca di andare incontro ai consumatori ma dall’altro lato deve fare i conti con le esigenze delle imprese e delle compagnie: per questo motivo, orientarsi al suo interno è tutt’altro che facile. Ecco, quindi, che tenere sempre sott’occhio una guida alle assicurazioni auto può costituire un valido aiuto per destreggiarsi tra le tante proposte, sia delle compagnie fisiche (cioè quelle tradizionali) sia delle compagnie dirette (cioè quelle on line), con queste ultime che stanno conquistando una fetta di mercato – e dunque una quota di consumatori – sempre più vasta.