Consigli per sottoscrivere un’assicurazione sulla vita
In tempi di crisi, più di prima, è estremamente importante come sottoscrivere al meglio una polizza vita conveniente, evitando il rischio di rimanere scottati o delusi dalle decisioni prese. Proprio per queste ragioni, quindi, diventa di fondamentale importanza valutare attentamente in che modo muoversi, procedendo nella direzione più attenta ed oculata.
Le diverse compagnie assicurative operanti sul territorio nazionale offrono la possibilità ai clienti di provvedere ai propri cari, anche dopo il verificarsi di un decesso oppure di un’invalidità grave, attraverso la sottoscrizione di una polizza vita. Questa scelta deve essere valutata prudentemente, facendo particolare attenzione a tutti i dettagli fondamentali. E’ su questi che, sovente, si annidano le fregature che sfuggono agli occhi dei consumatori più distratti.
Che cos’è una polizza vita
Formalmente, quando si decide di munirsi di un’assicurazione sulla vita, si firma un contratto in base al quale il contraente (cioè la compagnia di assicurazione), a fronte del versamento di un premio, garantisce alla figura del “beneficiario” un rimborso in denaro nel caso in cui intervengano degli eventi a carico dell’assicurato. In genere, le più comuni assicurazioni sulla vita vengono stipulate per garantire una certa serenità economica al proprio nucleo familiare in caso premorienza del sottoscrivente; se si verifica l’evenienza contraria, ovvero in caso di sopravvivenza, l’assicurato riceverà una rendita integrativa alla sua pensione oppure un capitale, a seconda di quelle che chiaramente sono le scelte fatte in sede di sottoscrizione e le proposte che il mercato offre. Anche la sempre più diffusa pensione integrativa è, a tutti gli effetti, un contratto di assicurazione sulla vita con condizioni particolari definite con esattezza dalla legge al fine di consentire ai lavoratori di integrare le proprie entrate alla fine della carriera lavorativa. Sui piani individuali pensionistici si concentrano tante attenzioni ma anche diverse perplessità di cui diremo in seguito.
In seguito alla lettura delle varie parti del contratto, meglio se sotto la guida di un legale o di un consulente indipendente di fiducia, si è pronti per procedere alla firma della documentazione. Si tratta di una lettura formale perché le condizioni sono dettate dall’assicurazione ed è il cliente, in fondo, a dover valutare se aderire oppure no. E’ possibile, comunque, non solo interagire direttamente con un interlocutore fisico ossia un agente assicurativo, ma ci si può rivolgere anche a diverse piattaforme online che mettono a disposizione dell’utente questo servizio assicurativo: la sottoscrizione di un contratto di assicurazione sulla vita può essere eseguita direttamente dall’interessato dal proprio pc, dopo la consultazione della documentazioni e dei diversi prodotti disponibili.
Dopo aver valutato come sottoscrivere la più vantaggiosa assicurazione sulla vita bisogna valutare il suo rendimento, che in genere si aggira intorno al 4 per cento annuo lordo (circa il 2 per cento all’assicurato), e scegliere il tipo di assicurazione che più si avvicina ai propri interessi. Tra le assicurazioni più comuni ci sono quelle che garantiscono all’assicurato il versamento di una rendita o di un capitale, in base alle stesse clausole del contratto, se il sottoscrittore è ancora in vita allo scadere della polizza.
Conviene guardare al mercato delle polizze vita?
Sempre più persone decidono di stipulare una polizza vita da riscattare in caso di morte che si traduce concretamente nel versamento di un capitale ai familiari oppure ai beneficiari designati dall’assicurato. In passato la polizza mista, quella che, cioè, mette insieme la protezione ed il risparmio era una delle principali scelte fatte dai risparmiatori italiani. Le ragioni sono ascrivibili soprattutto ai benefici fiscali che, oggi, sono ridotti alla sola quota che copre la premorienza (19 per cento di detrazione). Nel tempo, però, tali prodotti sono stati affiancati da altri, talvolta proposti dalle stesse assicurazioni, ed aventi una natura più finanziaria. Come suggerito dall’osservatorio di Affari Miei.biz, la polizza vita tradizionale va scelta solo in determinati casi e non sempre: è consigliato, infatti, differenziare la copertura caso morte dal risparmio, così da monitorare entrambe le cose separatamente e, soprattutto, cercare di anno in anno le soluzioni più performanti. Sul fronte della previdenza complementare, poi, conviene crearsi una pensione integrativa solo se si ha necessità di abbattere il reddito (si può dedurre integralmente la polizza per circa 5 mila euro) e non si necessita nell’immediato del capitale che pian piano si accumula. Se avete difficoltà ad accumulare risparmi o pensate che possano servirvi nel medio periodo, è bene che sbarchiate verso altri lidi che vi consentono di mantenere una maggiore tranquillità.
Un ultimo ma fondamentale dettaglio è la valutazione comparata dei costi: ogni assicurazione, come ogni forma di investimento, ha dei costi. Prima di valutare gli interessi, fate attenzione alla differenza tra premio lordo, cioè quanto viene versato mensilmente, semestralmente o annualmente, e premio netto, cioè la somma che effettivamente viene ad essere investita dalla compagnia che gestisce il denaro. Un maggior interesse ipotizzato o promesso, infatti, può sovente avere dei costi più alti per la sua produzione: soprattutto nei più moderni strumenti assicurativi con maggiori componenti finanziarie sta emergendo questa problematica di non poco conto.