Il costo, per il nostro Stato, delle calamità naturali, è di circa 3.5 miliardi di euro in un anno. Si tratta di cifre importanti, che non possono lasciare indifferenti coloro i quali hanno la responsabilità di gestire il territorio, attraverso diversi strumenti, anche quelli che fanno parte del ramo assicurativo.
Oltre la metà della popolazione italiana, infatti, vive in aree potenzialmente a rischio per frane, alluvioni, sismicità e fenomeni vulcanici e la quasi totalità ha già vissuto una fra queste calamità sulla propria pelle.
Il tempo medio di attesa, per ottenere il risarcimento spettante, è stato di circa cinque anni: va da sé che si tratta di una sproporzione incredibile tra il danno –immediato e da contenere subito- e la disponibilità economica messa a disposizione.
Proprio per cercare di affrontare questa, e altre, difficili questioni, la Cineas, un consorzio di università che è specializzato nello studio e nella formazione di tutte le tematiche legate alla corretta gestione del rischio, ha deciso di riunire gli operatori di settore in un convegno incentrato sulle modalità per affrontare le catastrofi ambientali, soprattutto in ottica economica e assicurativa. Sul tavolo, soluzioni e progetti per rendere più semplice e più vicina ai cittadini la gestione del rischio ambientale e riassicurativo, al fine di creare migliori condizioni anche per gli operatori del ramo.