Se si riduce il grado di assistenza sanitaria pubblica, garantita a tutti i cittadini, cosa accade? Di sicuro, un aumentato ricorso a quella privata, ma anche la necessità di sottoscrivere un numero più significativo di polizze che garantiscano l’assistenza sanitaria tramite una buona copertura assicurativa.
Potrebbe essere, in men che non si dica, il caso della Campania: infatti, a causa della manovra finanziaria in corso di approvazione e come diretta conseguenza del buco di svariati milioni nei bilanci della sanità regionale, si procederà, con ogni evenienza, ad un taglio delle prestazioni pubbliche garantite ai cittadini.
È proprio degli ultimi giorni la notizia che arriva da Caserta e che si concentra su un nuovo obbligo di contenimento del tetto di spesa per i medici generici della provincia, che si troveranno così obbligati a ridurre le prescrizioni gratuite segnate ai propri pazienti.
Naturalmente, incassate subito le critiche dello Snami, il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani, si cerca una difficile mediazione: mantenere basso il livello di spesa è un’esigenza che non può peggiorare le condizioni dei cittadini campani. Né tutti hanno la disponibilità, attualmente, per ricorrere ad assicurazioni sanitarie sul modello estero.
Tuttavia, al di là delle decisioni per il singolo caso, può valere la pena iniziare ad informarsi presso diverse compagnie, chiedendo qualche preventivo per valutare correttamente l’entità della spesa.