Grazie alla legge Bersani, in passato erano state effettuate delle significative modifiche normative in base alle quali non erano più resi possibili i contratti per la stipula di polizze assicurative poliennali.
Infatti, nell’ottica di una maggiore liberalizzazione del sistema, Bersani aveva ben pensato di evitare la creazione di questo genere di contratti, in modo che venissero aboliti i vincoli a carico dell’utente. Con le polizze poliennali, dunque, non era possibile disdire l’assicurazione in un momento qualsiasi durante la sua validità, ma si doveva decidere circa la convenienza del prodotto anno per anno.
Tuttavia, nonostante questa interessante opzione, ad oggi il mercato sembra essersi nuovamente assestato sui valori precedenti all’introduzione del decreto Bersani. Chi lo volesse, attualmente, potrebbe difatti decidere di nuovo di stipulare dei contratti assicurativi poliennali. In base a quest’opzione, una volta che si fossero sottoscritti tali contratti non si potrebbe più provvedere al loro scioglimento prima che siano trascorsi almeno cinque anni.
Perché, quindi, un utente dovrebbe scegliere questa tipologia di prodotto? In effetti, la motivazione è semplice. In molti casi, i contratti assicurativi poliennali risultano essere più convenienti di quanto non lo siano quelli stipulati anno dopo anno, godendo di un premio meno elevato.
È chiaro che dovrebbe essere effettuata una seria valutazione di fondo, prima di prendere una scelta come quella indicata, ma non sempre si tratta di una valutazione che porta a delle conclusioni sbagliate.
Dal punto di vista delle compagnie assicurative, naturalmente, i contratti poliennali sono molto vantaggiosi e proprio per questo motivo vengono applicati degli sconti particolari nel caso in cui gli utenti accettino di sottoscriverne uno.
La reintroduzione delle polizze assicurative poliennali è avvenuta nel 2009, quando un preciso articolo del Codice Civile ha reintrodotto questa tipologia di prodotto attraverso l’articolo 1899 del 9 luglio.
Bisogna comunque specificare che, in passato, la poliennalità applicata ai contratti era leggermente differente di quella attualmente in vigore. Infatti, prima dei cambiamenti introdotti alla normativa con il decreto Bersani e, poi, con l’art. 1899, le assicurazioni poliennali erano di durata decennale e il rinnovo avveniva per via tacita anno dopo anno.
Di conseguenza, non vi era alcuna possibilità circa l’interruzione anticipata del rapporto, a meno che non si fosse dimostrata un’insoddisfazione seguente alla liquidazione di un sinistro.
Il preavviso per la disdetta, ad ogni modo, doveva avvenire sei mesi prima della scadenza.
Con il decreto Bersani si è voluto completamente annullare questo genere di meccanismo, introducendo dei nuovi concetti circa la possibilità di disdettare ogni anno i contratti, a prescindere da quella che fosse la propria durata. Per i contratti sottoscritti prima dell’entrata in vigore di questa legge, però, esiste una specifica apposita, secondo la quale il pagamento dei premi doveva essere avvenuto per almeno tre anni prima di poter procedere con la disdetta.
Con il 2009, e i cambiamenti nella poliennalità intervenuti in quella data, le compagnie assicurative hanno dovuto fare i conti con una nuova modalità di contratto. Nello specifico, come abbiamo visto, si è introdotta la necessità di emettere assicurazioni poliennali con vincoli di massimo cinque anni e la possibilità di disdetta anno per anno: due innegabili vantaggi anche per gli utenti, che possono scegliere questi prodotti con maggiore sicurezza.