Le polizze assicurative contro gli infortuni rappresentano un prodotto molto utile e interessante e considerare una sottoscrizione ad una delle diverse assicurazioni offerte nel ramo può rappresentare senza dubbio un plus da prendere in seria considerazione.
Tre sono i diversi tipi di eventi rispetto ai quali ci si può assicurare: invalidità permanente, morte, inabilità temporanea.
È chiaro che esistono delle differenze anche di premio a seconda dello specifico evento che intendiamo assicurare e delle clausole aggiuntive con le quale decidiamo di tutelarci.
Nel caso in cui intendiamo assicurarci contro un infortunio che possa causare inabilità momentanea riceveremo un indennizzo nel momento in cui saremo costretti, ad esempio a causa di un’ingessatura, a rimanere a casa dal lavoro.
Ad ogni modo, cos’è un infortunio, almeno secondo la definizione usata da parte delle compagnie assicurative?
Secondo la legge italiana, e quindi secondo l’interpretazione che viene data anche da parte delle compagnie assicurative, un infortunio è un evento causato in modo del tutto fortuito da un evento che non dipende dall’assicurato. Inoltre, tale evento deve risultare violento, quindi in grado di comportare degli evidenti danni. Il classico esempio che si può fare per comprendere questa definizione è relativo, ad esempio, ad una malattia contratta da parte dell’assicurato: un mal di denti non è un infortunio, ma rompersi un incisivo in seguito ad un incidente di qualsivoglia natura, sì.
L’invalidità permanente, condizione contro la quale si può stipulare allo stesso modo una polizza assicurativa infortuni, sancisce la perdita in modo definitivo di una abilità, ad esempio in seguito all’amputazione di un arto.
Quando si dovesse essere vittime di un infortunio, si dovrà seguire una determinata procedura per chiedere l’indennizzo spettanteci.
In genere, sarà bene avanzare la richiesta di risarcimento entro tre giorni dal momento dell’infortunio, allegando tutta la documentazione necessaria. Con una raccomandata andata e ritorno, quindi, si avrà cura di fornire le proprie generalità, il numero della polizza assicurativa e il modo in cui si sono svolti i fatti.
Importante è fornire i diversi certificati medici, qualora se ne abbiano. Tutte le ricevute relative a fatture e spese devono essere conservate se la polizza assicurativa sottoscritta prevede il loro rimborso.
Se l’assicurato dovesse essere deceduto in seguito all’infortunio, allora spetterà agli eredi agire in modo conforme a quanto previsto dal contratto e avanzare le proprie richieste alla compagnia assicurativa.
Potrebbe anche darsi il caso opposto, ovvero, possediamo già una polizza assicurativa contro gli infortuni ma abbiamo deciso di disfarcene perché non la consideriamo sufficientemente utile rispetto a quelli che sono i nostri bisogni.
Per fortuna, il decreto legislativo Bersani ci viene in aiuto.
Infatti, il cambio di normativa prevede che la disdetta possa avvenire anche per i contratti lunghi senza che si debba pagare alcunché.
Questa possibilità è appannaggio di tutti, sia di coloro i quali hanno stipulato un contratto prima della sua entrata in vigore sia per tutti quelli sottoscritti successivamente.
È chiaro, tuttavia, che si deve comunque prevedere un certo preavviso, in genere almeno 60 giorni e che il contratto può essere sciolto dopo tre anni di pagamento regolare dei premi se è stato stipulato antecedentemente alla legge Bersani.