Un problema legato alla gestione dei fondi o un miglioramento delle condizioni lavorative? Una minore incidenza del settore agricoltura nel paniere dei settori produttivi statali o una riduzione delle richieste di rendita dovuta ad una minore incidenza delle malattie professionali? Le risposte possono essere varie e di sicuro non esisterà una sola causa che possa spiegare il fenomeno complesso della diminuzione delle rendite legate alle malattie professionali in agricoltura, ma il trend è molto chiaro. Infatti, già nel 2009 si è assistita ad una crescita inversa delle richieste di rendita assicurativa per inabilità e il 2010 pare confermare in pieno questi dati.
Da un certo punto di vista, tale fenomeno si può spiegare anche con l’approvazione e l’entrata in vigore di una nuova normativa che regola l’indennizzo per i danni permanenti: stiamo parlando dell’art. 13 al D.Lgs. 38/2000 con il quale si è assistita ad un innalzamento della soglia minima oltre la quale è possibile richiedere l’erogazione della rendita, passando dall’11% al 16%. Una misura che ha avuto il suo peso nella presentazione delle domande, naturalmente scremate alla fonte.
Se si vogliono considerare i dati raccolti, invece, prendendo in considerazione l’area geografica di riferimento, le zone più interessate dalla richiesta di rendite sono senza dubbio Isole e Sud Italia, a riprova della maggiore partecipazione al settore agricolo che si regista ancora in queste aree del Paese.