Assicurazioni e polizze dormienti? Fondi rimasti inutilizzati dagli eredi o dai beneficiari delle assicurazioni sulla vita? Le regole sono cambiate, e per fortuna dei consumatori, lo sono in positivo.
Di cosa stiamo parlando? Delle cosiddette “polizze dormienti”, ovvero quelle che prevedono l’attribuzione di fondi ai beneficiari indicati in fase di stipula, allorché sia avvenuta la scadenza della polizza stessa o il decesso dell’assicurato.
Non è raro, tuttavia, che tali somme restino inutilizzate da parte degli eredi e non vengano richieste spesso anche per periodi di tempo molto lunghi. La legge prevede che il termine massimo per avanzare legittima richiesta di tali fondi sia individuato in due anni dal momento in cui la somma entri nella disponibilità dei beneficiari; trascorso tale periodo, e con valenza retroattiva, i soldi sarebbero stati versati automaticamente al Fondo destinato alle vittime dei crack finanziari.
Fortunatamente, dicevamo, tale norma è stata modificata negli scorsi mesi, in modo tale da non essere più applicata retroattivamente, a partire dal gennaio 2006, ma soltanto dalla sua reale entrata in vigore, quindi dall’ottobre del 2008.
Un ottimo esito per le associazioni dei consumatori che si erano battute fortemente per eliminare la retroattività della norma e che hanno dimostrato, ancora una volta, che davvero la consapevolezza e l’unione fra i cittadini riesce a dare risultati concreti e soddisfacenti.