Pianificare le operazioni di natura strategica che portino ad una migliore definizione dei rischi su tempi medi e lunghi: questa l’indicazione più significativa che è stata messa in luce dal convegno tenutosi a Londra, presso la sede della Federation of European Risk Management Associations. Un’indicazione importante per tutte le compagnie assicurative, le quali dovrebbero imparare a gestirsi al meglio per evitare di trovarsi impreparate, nel futuro, soprattutto di fronte ad un mercato che appare così mutevole come quello attuale. Anche le nuove strategie saranno figlie delle crisi finanziaria ed economica che ha ingenerato una nuova “guerra” sui premi che il mercato richiede sempre più contenuti. Tuttavia, nello stesso tempo, è forte la volontà, da parte delle aziende, di tutelarsi nei confronti di scenari ritenuti ostici e potenzialmente pericolosi, soprattutto per ciò che concerne il rischio credito. Quello che però potrebbe accadere, e coinvolgere anche i grandi colossi assicurativi, è una volubilità del mercato stesso difficile da gestire e controllare se non presa per tempo e “addomesticata” rispetto alle esigenze di business, anche in quella che è la condizione attuale, ovvero di soft market, in cui i tassi sono in discesa e ogni opportunità di taglio dei costi viene sfruttata appieno.