Le assicurazioni moto non sono soltanto un obbligo, come accade per tutte le polizze che devono essere stipulate per circolare su strada con i veicoli a motore, ma naturalmente sono anche una tutela per il sottoscrivente, che potrà evitare il pagamento dei danni di tasca propria, a fronte di un premio corrisposto alla compagnia assicurativa.
Le polizze moto, alla stregua di quanto avviene per quelle auto, possono essere corredate, comunque, di una serie molto ampia di coperture aggiuntive, attraverso le quali ampliare le proprie tutele, anche se si dovrà sostenere un costo proporzionalmente più elevato.
Tuttavia, esistono anche delle regole da dover rispettare senza esitazioni, pena la perdita del diritto al rimborso, anche nel caso in cui si abbia ragione o si sia stati vittima di un incidente. Prima di tutto, ciò che è davvero molto importante è l’indossare sempre il casco. Il casco, infatti, non è soltanto una protezione indispensabile per un centauro, la cui mancanza viene adeguatamente sanzionata dalla legge, ma anche una significativa presenza per la compagnia assicurativa, a patto che lo stesso sia stato correttamente indossato dal motociclista. Se così non fosse, in effetti, si potrebbe correre un grave rischio per la propria incolumità, ma anche ritrovarsi con un indennizzo dimezzato, se non addirittura annullato, a prescindere dall’avere o meno ragione circa la dinamica del sinistro.
Ad averlo deciso è stata la Cassazione, con una sentenza piuttosto recente, la 26568/2010. Il pronunciamento è chiaro: se al momento dell’incidente, il motociclista non dovesse indossare il casco, allora l’ammontare del risarcimento dovrà essere inferiore a quello che si percepirebbe se lo si avesse indossato, senza tener conto della reale gravità delle lesioni riportate.
Tale sentenza avrà un impatto reale su numerosi provvedimenti, dato che spesso sono in corso cause tra guidatori e compagnie assicurative, proprio a causa del minore indennizzo offerto dalla compagnia assicurativa, in seguito agli accertamenti che abbiano dimostrato come il casco non fosse stato indossato.
In qualche modo, infatti, viene decretato che anche la vittima si assume parte della responsabilità del sinistro, non indossando il casco, almeno dl punto di vista degli effetti, nel momento in cui si riesca a dimostrare che portare il casco avrebbe ridotto le lesioni altrimenti riportate.
Da sottolineare che tale diritto da parte della compagnia può essere acquisito anche in caso di decesso del centauro, a patto che sia prodotto un verbale delle Forze dell’Ordine che provi i fatti e il particolare del casco non indossato.
Ma c’è di più. Se da parte del giudice vengono messi in luce i fatti al punto che esistono tutti gli estremi per una responsabilità congiunta da parte del motociclista coinvolto nell’incidente, pur se vittima del sinistro stesso, si viene a creare un particolare antecedente causale, che comporta il riconoscimento delle proprie responsabilità. In tal caso, se dal mancato uso del casco possa essere derivato per intero il danno riportato, il rimborso può essere azzerato, fatti salvi i pronunciamenti opportuni delle perizie di cui saranno incaricati i tecnici. Un motivo in più, qualora fosse necessario, che dimostra tutta l’importanza di indossare sempre correttamente il casco!