La finanziaria attualmente in discussione è davvero una di quelle che si può definire di “lacrime e sangue”, presentando numerosi tagli e richiedendo un aumento del gettito fiscale, per far fronte ad un significativo debito pubblico. Molte saranno le categorie toccate dalla manovra finanziaria, e fra le tante spicca quella rappresentata dalle compagnie d’assicurazione. Che la stretta fiscale anche sulle compagnie d’assicurazioni fosse nell’aria si vociferava da qualche giorno, ma si è dovuto aspettare che tali novità, contenute in un emendamento della manovra stessa, venissero ufficialmente depositate. Scatenando, come ci si poteva aspettare, la replica da parte della categoria, rappresentata dalle dure contestazioni rilasciate da Fabio Cerchiai, presidente dell’associazione delle imprese assicuratrici.
L’emendamento è stato proposto appena ieri dal senatore del PDL, Antonio Azzollini e prevede un giro di vite di oltre duecento trenta milioni di euro per anno.
La stangata in arrivo dovrebbe portare nelle casse dello Stato soldi sufficienti a coprire l’intero finanziamento per il settore della sicurezza, oltre ad assicurare nuovi fondi da dirottare su Roma Capitale e alleggerire la pressione fiscale sulle imprese, con delle nuove misure ad hoc.
Se 234 milioni di euro è il gettito messo a bilancio per il 2012, si ferma ad 88 milioni quello stimato per l’anno fiscale in corso: tuttavia, si tratta di cifre alle quali, secondo il relatore, non è poi così facile rinunciare. La palla passa ora alle Camere, che dovranno votare l’intera manovra, non senza tener conto, in qualche misura, delle proteste che non stanno tardando a farsi sentire.