Stipulare un’assicurazione per la propria auto è diventato sempre più difficile. Normalmente, comunque, vi sono delle categorie che incontrano più difficoltà di altre: ovviamente, al primo posto in questa speciale classifica non possiamo che annoverare i giovani e i neopatentati, tuttavia anche chi abita al Sud è penalizzato rispetto a chi abita al Nord, a prescindere dall’età.
Molti sono i portali on line che consentono di effettuare un confronto in diretta tra le varie polizze assicurative, così da evitare di spendere più del dovuto, grazie ad un elevato numero di preventivi che mostrano la compagnia con la quale è possibile risparmiare.
A volte, però, voler assicurare la propria auto ed essere una donna al volante può comportare qualche vantaggio in più dell’essere uomo. Questo perché le compagnie d’assicurazione tendono a preferire le automobiliste in quanto considerate più attente alla guida e meno inclini alle infrazioni stradali.
Tuttavia, una donna del Nord o del Centro Italia pagherà, a parità di anzianità di patente e di cilindrata del mezzo, sempre meno che una donna del Sud, per la medesima assicurazione rc di base.
Addirittura, il risparmio può essere quantificato in centinaia di migliaia di euro, a riprova del fatto che la territorializzazione delle compagnie assicurative raggiunge ormai dei livelli particolarmente elevati e difficili da sostenere per un automobilista.
In qualche caso, comunque, si possono registrare delle offerte interessanti per le mamme che assicurano se stesse e i propri figli, scegliendo una sorta di pacchetti per la famiglia, grazie anche alle norme contenute nel decreto Bersani.
Naturalmente, dal punto di vista delle compagnie assicurative, le differenze tra i costi richiesti nelle diverse città sono tutti da ascrivere al maggiore o minore numero di incidenti riscontrato in una zona, anche se a pesare realmente sono le truffe perpetrate ai danni delle agenzie.
Ad ogni modo, bisogna specificare che la Commissione Europea ha, di recente, presentato una direttiva con la quale si propone l’abolizione di ogni disparità di trattamento tra uomo e donna nella stipula di una polizza assicurativa, visto che il sesso non può essere considerato una discriminante per il calcolo del premio da corrispondere.
Ciò non impedisce ancora, comunque, a molte compagnie assicurative di proporre delle tariffe differenziate che porta ad un risparmio anche significativo se a guidare è una donna.
Il premio viene calcolato in base ad un punteggio che si ottiene mettendo insieme le informazioni derivanti da età, professione, sesso, km percorsi in un anno, provincia di residenza, uso del veicolo e così via.
Ciascuna di queste informazioni ha associato un fattore di rischio e il totale determinerà il premio da corrispondere.
È statisticamente provato, per esempio, che una donna tende a percorrere meno km in auto di un uomo e, di conseguenza, avrà meno possibilità di effettuare un incidente: un ulteriore motivo per permettere al gentil sesso di pagare meno la propria rca.
Comunque, stando a quanto proposto da parte della Commissione Europea, la discriminante basata sul sesso dovrà essere abolita, anche se esistono delle evidenze circa la minore incidenza di sinistri a carico delle donne.