A quanto pare, se c’è una aspetto della sanità che è in fase di netto miglioramento sono i consumi generali dei servizi sanitari; fatto che è stato determinato da un calo sia del numero delle degenze sia dei tempi medi di attesa per un intervento o per un esame, sia dalla ristrutturazione di tutti i servizi ospedalieri. E i dati sono interessanti anche per quello che riguarda l’INAIL, dato che oltre quattrocentomila addetti del comparto sono assicurati con tale ente.
Anche da questo punto di vista, infatti, si è potuto registrare un segno positivo, poiché si assiste ad una forte diminuzione degli incidenti sul lavoro e dei relativi pagamenti da parte della compagnia assicurativa.
In particolare, dai dati raccolti in riferimento agli ultimi cinque anni dall’ISTAT e resi noti dall’INAIL, sono gli uomini ad essere meno soggetti ad infortuni sul lavoro, sebbene si debba sottolineare che la bilancia potrebbe pesare ancora più decisamente dalla parte della riduzione dei premi, se non ci fossero gli stranieri. Evidentemente meno tutelati, sono la categoria nella quale si concentra il maggior numero di incidenti e di infortuni, ed in questo caso, di colore principalmente rosa, dunque in esplicito riferimento al gentil sesso.
Pare che le professioni più “rischiose” siano quelle svolte da portantini e infermieri, seguiti poi dagli operatori sanitari in senso generico e infine, ma molto distanziati, i medici, che però godono di tutele assicurative specifiche.