La proposta principale dell’Uea per affrontare il caro delle tariffe rc auto e non solo è una: definire con una certa rapidità un’agenzia antifrode che possa tenere sotto controllo il mercato. Intanto, i tempi per la realizzazione di questo genere di istituto sembrano allungarsi, anche a causa di quanto è emerso dall’analisi della banca dati conservata presso l’Isvap. Infatti, registrando una certa delusione, si è dovuto prendere atto di come non vi siano sufficienti informazioni lì raccolte e, quindi, si abbia come prima cosa la necessità di ampliare tali dati.
L’agenzia antifrode dovrebbe servire proprio ad incrociare tutte le notizie contenute in ciascuna banca dati esistente, lavorando con il medesimo status della polizia: in presenza di movimenti sospetti o di strane richieste di risarcimento danni scatterebbero dunque le indagini per verificare eventuali reati. Si tratta, quindi, di un modo per agevolare l’operato delle autorità, anche eliminando la necessità di querela di parte e dare mandato a che si proceda d’ufficio.
Ad ogni modo, per quello che riguarda le truffe, si vorrebbe cercare un’intesa per la ridefinizione stessa del reato, aprendosi ad un costruttivo dibattito che coinvolga i diversi settori interessati, al fine di rendere molto più facile la perseguibilità dello stesso, a tutto vantaggio degli automobilisti onesti.