Il rischio sostenuto dalle compagnie assicurative varia a seconda di quelle che sono le patologie più diffuse tra i lavoratori: un elenco che subisce continue variazioni e continui cambiamenti, dal momento che modernità vuol dire anche, magari, un maggior benessere fisico ma uno stress psichico più elevato a causa delle condizioni di vita più complesse.
Di conseguenza, le compagnie d’assicurazione devono elaborare polizze che rispondano alle nuove esigenze della clientela senza tradire la propria visione strategica del mercato.
Ecco, dunque, che l’Inail ha deciso di organizzare, insieme con l’Issa, l’Associazione internazionale per la sicurezza sociale, un convegno che è servito a fare il punto della situazione e a sviscerare in modo compiuto l’analisi di tutti i fattori che incidono sul rischio, la prevenzione, e la tutela dei lavoratori colpiti da tali patologie.
Anche il nuovo inserimento sociale e lavorativo dei dipendenti presenta dei nodi organizzativi di cui le compagnie assicurative devono farsi carico insieme alle aziende, fosse anche solo da un punto di vista etico e morale.
Anche la precarietà del lavoro influenza le condizioni psicologiche del dipendente, così come l’eventuale abuso di alcol, tranquillanti e psicofarmaci in genere: ciò che preoccupa è che a maggiore rischio sono proprio i più giovani e dunque la fascia più produttiva della società. Per questo motivo, occorrono azioni preventive ma anche correttive, che possano determinare una nuova consapevolezza del problema e utili soluzioni.