L’anno appena trascorso, il 2010, è stato davvero un anno importante per le polizze vita: infatti, stando ai dati resi noti dall’Ania, si son potuti registrare degli importanti balzi in avanti nel settore che, non solo ha tenuto bene rispetto alla difficile crisi del momento, ma è anche riuscito ad ottenere dei risultati positivi in termini assoluti.
I dati parlano chiaro: le imprese del settore sono state in grado di raccogliere premi per un ammontare di circa 63 miliardi di euro in Italia e nel resto della comunità europea (contando anche alcuni ricavi ottenuti eztra UE), facendo segnare un incremento del + 7,9% rispetto al 2009.
Il monitoraggio è stato effettuato come ogni anno dall’Associazione nazionale imprese assicurative che sottolinea anche come l’incremento possa dirsi in linea con le previsioni del quinquennio 2006-2010.
I dati raccolti hanno coinvolto anche un campione di aziende appartenenti alla comunità europea e libere di operare sul territorio italiano.
In tal senso, comunque, i dati esclusivi circa l’operato e il giro d’affari nel nostro solo Paese hanno fatto segnare un incremento leggermente più contenuto, del 5,8% rispetto all’anno precedente, il 2009.
Ma a cosa si deve questo significativo aumento? L’analisi parla chiaro ed individua nelle banche e negli sportelli postali i due principali artefici di tale performance, dato che questi due canali, insieme, sono stati in grado di aumentare del 10% la raccolta totale premi, con un tasso d crescita superiore a quello degli ultimi cinque anni.
Anche il canale rappresentato dagli agenti assicurativi ha, tuttavia, fatto registrare un buon incremento, nonostante nel passato fosse stato protagonista di una più significativa flessione o, comunque, fosse rimasto abbastanza defilato rispetto ad altri più fruttuosi canali.
Tuttavia, sono i singoli prodotti a dettare più chiaramente l’andamento di mercato e a fornire delle preziose indicazioni per i clienti.
Per ciò che riguarda il ramo I, dunque i prodotti a gestione separata con garanzia di rendimento minimo, si parla di un calo importante, nonostante si tratti ancora della polizza a maggiore diffusione. Un boom, invece, lo si è potuto registrare per quello che riguarda i prodotti di ramo III, in modo particolare per quanto riguarda le unit linked, che probabilmente iniziano a farsi conoscere di più sul mercato, incontrandone il favore. In questo caso, il valore degli affari conclusi raggiunge e supera gli 11 miliardi di euro per il 2010, mentre nel 2009 ci si era fermati a “soli” 6 miliardi.
Il ramo V è anch’esso in crescita, ma molto più lusinghieri sono i risultati ottenuti dalle adesioni a forme pensionistiche individuali e integrative, che in tempi di crisi anche occupazionale segnala una certa forte apprensione per il futuro. I numeri, in questo caso, parlano di un + 28,7% se paragonato al 2009.
Nel complesso, dunque, non si può che essere fieri dell’andamento del ramo vita che rappresenta la vera punta di diamante dell’intero settore, dando una boccata di ossigeno agli operatori, altrimenti costretti a forti perdite o comunque a significative pressioni esterne, a causa della difficile situazione finanziaria attuale.