Investiti di tutto il peso che deriva da catastrofi naturali non prevedibili, gli amministratori nazionali e locali sono stati al centro dell’invio di nuove proposte formulate dall’Unione Europea Assicuratori, proprio in relazione ai costi che tali eventi generano per la collettività.
Un esempio purtroppo recente è dato dal sisma in Abruzzo, che è una cartina al tornasole degli elevatissimi costi da sostenere in seguito a sciagure similari. Proprio in virtù di questo motivo, sono state ben due le novità discusse: una relativa alle opere pubbliche, l’altra più espressamente all’edilizia privata.
Nel primo caso, si prevede che, a partire dall’inizio del 2011, tutti i bandi di gara per la costruzione di immobili destinati ad uso pubblico (scuole, strutture ricreative, uffici, residenze universitarie) potrebbero contenere una speciale dicitura “costo della polizza assicurativa” destinata a coprire gli eventuali rischi derivanti da terremoti o alluvioni, senza che tale voce possa essere considerata al ribasso, un po’ come avviene già per la voce “oneri di sicurezza”.
Nel secondo caso, invece, il patrimonio privato dovrebbe essere obbligatoriamente coperto da un’assicurazione globale fabbricati, che non si limiti solo al classico rischio incendio ma si ampli anche ad alluvioni e terremoti. In questo caso, molto più semplice sarebbe il recepimento di tale norma, non dovendo fare i conti con un riassetto organizzativo ma con una semplice estensione di quanto già previsto.